Progetto “NEL MANTICE DELLE PAROLE”
PROBLEMA/BISOGNO Il progetto nasce dalla riflessione sul bisogno e sull’importanza di arginare il deterioramento della reciprocità tra generazioni distanti attraverso occasioni stimolanti l’interazione costruttiva, e una mutua valorizzazione culturale. Obiettivo prezioso è il recupero del dialogo, l’acquisizione delle modalità migliori e la trasformazione di pregiudizi e stereotipi.
MODELLO DI CAMBIAMENTO Risulta necessario sviluppare contesti relazionali accoglienti, ri-generativi e di apprendimento in cui la reciprocità della relazione sia sperimentata attraverso la ricerca di percorsi virtuosi. Tutte le istanze si interconnettono al di là delle fasce di età; i bisogni e le risorse degli attori sociali si intrecciano e si alternano restituendo possibilità di scoperta e conoscenza delle differenze, delle storie e dei linguaggi. L’appropriarsi di nuove consapevolezze, attraverso pratiche di prossimità e forme di corresponsabilità, rafforzerà in entrambe le fasce dei destinatari la fiducia reciproca e quella nel futuro.
PROPOSTA DI VALORE La musica sarà il mezzo catalizzatore con il quale sviluppare nuovi percorsi di interazione. Primo obiettivo sarà l’educazione all’ascolto musicale compartecipato che stimola il ricordo del passato, nel quale i ragazzi ascolteranno la narrazione di storie ed eventi vissuti dagli adulti. Sarà attivato, a tal fine, un percorso formativo dedicato agli studenti coinvolti e strutturato in diversi incontri, condotti da uno psicologo esperto e da una terapeuta, per sviluppare competenze, offrire metodologie e tecniche per l’educazione all’ascolto, le dinamiche di gruppo, il recupero dell’oralità e della narrazione. Altre lezioni, preminentemente di propedeutica musicale e condotte da musicisti qualificati appartenenti all’AFI, vedranno protagonista la fisarmonica, strumento regina della tradizione popolare ed efficacissimo veicolo per evocare ed accendere emozioni, e il canto. Il repertorio utilizzato sarà noto, popolare, finalizzato a stimolare narrazioni autobiografiche.
L’esperienza sonora laboratoriale rappresenta una preziosa occasione per sviluppare competenze psicologiche nuove, di grande coinvolgimento. Il recupero di vissuti del passato, tradizioni, esperienze di epoche apparentemente distanti, sarà un dono prezioso per tutti i corsisti.
GLI OBIETTIVI specifici che intendiamo perseguire sono:
- favorire la partecipazione attiva dei ragazzi ed accrescere i momenti di socializzazione.
-prevenire il disagio giovanile attraverso l’attivazione di percorsi formativi, rendendo gli studentiresponsabili e protagonisti del percorso.
-promuovere percorsi educativi nuovi in cui la cultura e il linguaggio musicale si pongano comemezzi di coesione e partecipazione sociale, canali di comunicazione e ponti intergenerazionali.
-attivare un percorso di ascolto al fine di contrastare l’isolamento sociale, accresciuto a causadell’emergenza covid-19, e promuovere stili di vita per una anzianità attiva.
-recuperare l’importanza dell’oralità, della condivisione e apprendere la tecnica delladocumentazione della narrazione del vissuto personale ed identitario.
-aumentare la partecipazione alla vita delle comunità e favorire la promozione della cultura locale.
-riportare l’attenzione sui saperi ritenuti “inutili” dalla società in quanto non producenti profittoimmediato ed invece fondamentali ai fine della consapevolezza individuale e collettiva.
LE AZIONI consistono in una serie di incontri con ragazzi (fra un minimo di 15 e un massimo di 20) e adulti, iscritti alla Università della Terza Età (fra un minimo di 20 e un massimo di 30) organizzati in gruppi in cui verrà proposto l’ascolto di un suggestivo repertorio degli anni ’40, ’50 e ’60, suonato dal vivo da un gruppo di fisarmonicisti. Tra una esecuzione e l’altra i ragazzi porranno delle domande al fine di favorire un lavoro di auto narrazione. Avviata questa dimensione rievocativa la dinamica della proposta musicale sarà invertita, ovvero partirà dal ricordo associato ad un brano musicale richiesto dagli stessi utenti e suonato dai fisarmonicisti. Gli studenti avranno il compito di ascoltare, appuntare, registrare, consegnare una prima elaborazione agli operatori, che provvederanno e creare un prodotto finale cartaceo e multimediale. E’previsto un evento conclusivo, condiviso e gratificante, con letture sceniche ed esecuzione di brani musicali, in cui operatori e destinatari del progetto interverranno. IMPATTO PROGETTO Il laboratorio compartecipato, attivando percorsi creativi, rende i corsisti promotori e destinatari al medesimo tempo, in una logica inclusiva e di valorizzazione del proprio “sé”, fondamento per la costruzione del “noi”. La didattica musicale, strumento privilegiato per un lavoro di supporto di integrazione culturale e di coesione sociale, crea un virtuoso ponte fra Organizzazioni del Terzo Settore ed Enti Pubblici e Scuole. Attraverso lo stimolo e la promozione di comunicazione, empatia, condivisione, il percorso auspica lo sviluppo di una maggiore ricchezza personale al fine di estendersi anche a contesti più ampi.
https://www.youtube.com/watch?v=wSjEw2fMWag&t=8s


